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Le patologie oncoematologiche: sfide e prospettive di cura

Le patologie oncoematologiche rappresentano il 10% di tutte le malattie tumorali. Come per gli altri tumori, il progressivo aumento della popolazione e il concomitante allungamento della vita media porteranno a un costante incremento di nuovi casi. Le prospettive di guarigione o di controllo a lungo termine di queste patologie sono aumentate considerevolmente negli ultimi 15 anni, traducendosi per alcune di esse in un’alta possibilità di guarigione, come ad esempio l’80% nella leucemia acuta linfoblastica pediatrica, nella leucemia acuta promielocitica e nel linfoma di Hodgkin, il 50% nei linfomi non-Hodgkin aggressivi, etc. In altre, pur in assenza di una guarigione, si è riusciti a ottenere un più efficace approccio terapeutico che si è tradotto in un allungamento delle sopravvivenze. A fronte quindi di un’incidenza sostanzialmente stabile per fascia di età, la prevalenza è sicuramente aumentata. I cambiamenti radicali dell’approccio terapeutico hanno portato infine a una gestione sempre più ambulatoriale del paziente ematologico che lo ha proiettato in una dimensione nella quale si trova a fronteggiare insieme al caregiver e al medico di medicina generale, le difficoltà grandi e piccole che possono insorgere nel corso del trattamento. Da qui la necessità da una parte di migliorare la continuità assistenziale sul territorio, dall’altra di aumentare la consapevolezza dei pazienti e dei loro familiari per metterli nelle condizioni di affrontare meglio le difficoltà intrinseche alle varie patologie e alle relative terapie. In questo senso, in un’era in cui l’informazione è alla portata di tutti (media, internet, etc.), la correttezza dei messaggi che si possono raccogliere diventa fondamentale per evitare che il paziente sia disorientato da informazioni troppo negative o al contrario troppo ottimistiche. In sintesi, lo scenario delle patologie oncoematologiche è cambiato completamente negli ultimi 20 anni al punto che, pur rimanendo nell’ambito di patologie severe, la situazione è tale per cui oggi, pur nella complessità del quadro, tutti i pazienti, indipendentemente dall’età, hanno la possibilità di essere curati e, in una percentuale variabile a seconda della patologia, di essere anche guariti.

Lo scenario delle patologie oncoematologiche è cambiato completamente negli ultimi 20 anni al punto che, pur rimanendo nell’ambito di patologie severe, la situazione è tale per cui oggi, pur nella complessità del quadro, tutti i pazienti, indipendentemente dall’età, hanno la possibilità di essere curati e, in una percentuale variabile a seconda della patologia, di essere anche guariti.