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PROGETTO COGIT – COGNITIVITA’ NELLA SCHIZOFRENIA: RILEVANZA CLINICA E RIABILITAZIONE COGNITIVA


Gli obiettivi di questo progetto sono i seguenti:

1. promuovere e approfondire le conoscenze dei partecipanti sulla relazione tra disturbi cognitivi e schizofrenia ed in particolare sulla loro rilevanza clinica
2. come utilizzare gli strumenti diagnostici
3. come impostare la riabilitazione cognitiva
4. come calibrare un trattamento personalizzato

Il quadro clinico della schizofrenia include vari tipi di sintomi tra cui rilevanti deficit cognitivi che, secondo alcuni autori, potrebbero essere il primum movens che causa secondariamente le altre manifestazioni psicopatologiche.
Tale ipotesi si applica in particolare a quei casi di schizofrenia interpretabili come patologia del neurosviluppo.
La disabilità che risulta dai deficit cognitivi riguarda la scuola, il lavoro, le relazioni sociali e la gravità dei deficit cognitivi non è omogenea. La disfunzionalità cognitive, dopo il primo episodio psicotico, può seguire traiettorie diverse nel decorso della malattia.
L’ampio corpus di ricerche condotto negli ultimi 50 anni mostra con forza che una menomazione cognitiva significativa nella schizofrenia è la norma. Alcune aree sono più marcatamente deteriorate, in particolare l’area delle funzioni esecutive.
I deficit cognitivi insorgono precocemente, molto spesso prima dell’esordio conclamato del disturbo, indicando quindi una predisposizione allo sviluppo della patologia stessa. Il deficit cognitivo è caratteristica centrale e persistente della schizofrenia e uno dei sintomi più importanti in relazione alla menomazione del funzionamento psicosociale e alle disabilità che ne derivano.
Le numerose evidenze oggi disponibili convergono nell’indicare che nei pazienti con schizofrenia sono presenti e dimostrabili deficit cognitivi multipli e di differente gravità. I dati disponibili fanno pensare che molti, ma non tutti, processi attenzionali (come l’allerta, l’attenzione sostenuta, la rapida codifica e lo spostamento) sono deteriorati a qualche livello nei pazienti con schizofrenia. Deficit delle facoltà mnesiche sono stati osservati sia in pazienti al primo episodio di malattia che in pazienti cronici, il che rappresenta un importante conferma del fatto che i disturbi della memoria rappresentano una caratteristica essenziale della malattia. Inoltre, i deficit della memoria sembrano essere quelli maggiormente discriminativi allorquando si sottopongono a valutazione neuropsicologica nei pazienti con schizofrenia, o con altri disturbi psicotici o affettivi.
Scopo di questa iniziativa è quindi quello di promuovere un’adeguata conoscenza sui deficit cognitivi, in particolare nei pazienti affetti da schizofrenia.