SCIENTIFIC TALK GLP1 agonista recettoriale orale: dal controllo glicemico alla prevenzione cardiovascolare
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Candido Riccardo
Destinato a
MEDICO CHIRURGO, INFERMIERE, FARMACISTA, BIOLOGO, PODOLOGO
nelle discipline: TUTTE LE DISCIPLINE DI MEDICO CHIRURGO, INFERMIERE, FARMACISTA, BIOLOGO, PODOLOGO
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Razionale generale
Il diabete mellito, in particolare il diabete di tipo 2 (DT2), rappresenta una reale pandemia. Solo i Italia le persone con diabete sono circa 4 milioni. Il DT2 determina una aumentato rischio di eventi cardiovascolari, che si presentato con una frequenza da 2 a 4 volte superiore nelle persone con diabete rispetto a quelle che non hanno il diabete. Rappresenta inoltre la causa leader di malattia renale cronica (MRC) o di danno retinico con conseguente cecità.Negli anni scorsi la introduzione della pratica clinica di farmaci antiperglicemici innovativi, come gli agonisti recettoriale del GLP-1, hanno determinato una svolta nel paradigma della cura del diabete. Infatti questa classe di farmaci, non solo si è dimostrata in grado di ridurre i valori della glicemia ed incidere positivamente sul peso corporeo, ma ha dimostrato una efficacia significativa sulla riduzione di eventi cardiovascolari maggiori (morte per causa cardiovascolare, infarto non fatale ed ictus non fatale). La semaglutide somministrata per via sottocutanea, in particolare, ha dimostrato in un trial specifico anche la capacità di ridurre nelle persone con DT2 e MRC, la progressione del danno renale oltre che di eventi cardiovascolari maggiori.
La semaglutide, grazie ad interventi biotecnologi, può essere oggi somministrata anche ‘per via orale. Un ricco programma di sviluppo di questa molecola assunta per via orale, che include diversi trial noti con il nome di PIONEER e che hanno confrontato la semaglutide con placebo o con diversi farmaci anntiperglicemici attivi, ha documentata la sua efficacia, in termini di riduzione dell’HbA1c e del peso corporeo, e scurezza nelle persone con DT2.
Molto recentemente sono stati pubblicati i risultati del trial SOUL, che hanno documentato l’efficacia della semaglutide orale somministrata a pazienti con DT2 ad alto rischio cardiovascolare (i.e. con un precedente evento cardiovascolare o con MRC) di ridurre significativamente la comparsa di eventi cardiovascolari maggiori in un ambito di generale sicurezza.
I risultati di tutti questi importanti studi, che hanno reclutato migliaia di pazienti con DT2 con e senza complicanze croniche e condotti in varie parti del mondo, ci permettono quindi di rafforzare la raccomandazione che oggi nella cura dei pazienti con DT2, non bisogna più accontentarsi del “semplice” controllo glicemico ma bisogna avere maggiori ambizioni mirando alla riduzione della comparsa delle complicanze croniche spesso invalidanti e, soprattutto, alla riduzione della mortalità. E questo è possibile raggiungerlo anche con la semaglutide somministrata per via orale.
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Relatori
Russo Giuseppina