GIOCHIAMO D’ANTICIPO LA GESTIONE CLINICA DEL DIABETE: alleanza tra medico di famiglia e specialista
COMUNE
ROMA
Destinato a
Medico chirurgo nelle discipline: Cardiologia Endocrinologia Geriatria Malattie metaboliche e diabetologia Medicina interna Medicina generale (medici di famiglia) Scienza dell'alimentazione e dietetica
Attualmente la prevalenza del diabete in Italia viene stimata intorno al 6%, con approssimativamente 3,6 milioni di soggetti che ne sono affetti. Ma da più fonti viene indicato come il sommerso/non diagnosticato raggiunga numeri ben più elevati. I dati recenti pubblicati dal data base nazionale Health Search che raccoglie 1.200.000 cartelle cliniche relative ai Medici di Medicina Generale, indicano una prevalenza di diabete tipo 2 nella popolazione adulta pari al 7,6%.
L’impatto della malattia dal punto di vista clinico, sociale ed economico sul SSN e sui servizi regionali è molto importante, basti pensare che:
• 7-8 anni è la riduzione di aspettativa di vita nella persona con diabete non in CONTROLLO GLICEMICO, 60% almeno della mortalità per malattie CV è associata al diabete, il 38% delle persone con diabete ha insufficienza renale (può portare alla dialisi), il 22% delle persone con
diabete ha retinopatia, il 3% delle persone con diabete ha problemi agli arti inferiori e piedi
• 32% dei soggetti è in età lavorativa (20-64 anni) con prevalenza del 10% fra le persone di 50-69 anni, l’8% del budget SSN è assorbito dal diabete con oltre 9,25 miliardi € (solo costi diretti a cui ne
vanno aggiunti 11 di spese indirette), la spesa, desunta dai flussi amministrativi, indica circa 2.800 euro per paziente (il doppio che per i non diabetici)
Il 90% dei costi è attribuibile a complicanze e comorbilità, mentre solo il 10% è assorbito dalla gestione del problema metabolico. Nel diabete di tipo 2 raggiungere l’obiettivo glicemico indicato dalle linee guida con il solo cambiamento dello stile di vita è raramente possibile e diventa necessario l’utilizzo di farmaci, in primis la metformina. Durante le fasi successive della malattia inoltre, spesso la terapia richiede ulteriori implementazioni con farmaci orali o iniettivi e secondo le più recenti linee guida nazionali “l’intensificazione della terapia è uno strumento efficace nella prevenzione delle complicanze a lungo termine che determina una riduzione dei costi legati alla gestione delle complicanze stesse”.
La creazione della Nota 100 permette ai pazienti diabetici di accedere alle terapie più innovative e adeguate alle necessità cliniche nell’ottica di prevenzione primaria o secondaria delle complicanze e del danno d’organo. La sinergia tra medico di famiglia e specialista è come sempre vincente.
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