IL FARMACISTA E LA MEDICINA DI GENERE

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ID ECM: 331-367913

Dal 06/03/2023

al 21/12/2023

Crediti ECM 10,4

Ore totali 8

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Razionale generale

La medicina di genere è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attraverso l’Equity Act come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso), culturali (definite dal genere) e socio-economiche sullo stato di salute e di malattia delle persone. Un approccio di genere nella pratica clinica consente di promuovere l’appropriatezza e la personalizzazione delle cure studiando l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia, sulla fisiopatologia e sulla patologia umana.
L’erogazione di cure appropriate presuppone infatti la centralità del paziente e la personalizzazione delle terapie. In Italia la medicina di genere è stata riconosciuta con l’art. 3 della Legge 3/2018. Nel 2019 il Ministero della Salute ha approvato formalmente il “Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere sul territorio nazionale”.
La medicina, fin dalle sue origini, ha avuto un’impostazione androcentrica relegando gli interessi per la salute femminile ai soli aspetti specifici correlati alla riproduzione.
Dagli anni Novanta in poi, invece, la medicina tradizionale ha subito una profonda evoluzione attraverso un approccio innovativo mirato a studiare l’impatto del genere e di tutte le variabili che lo caratterizzano (biologiche, ambientali, culturali e socioeconomiche) sulla fisiologia, sulla fisiopatologia e sulle caratteristiche cliniche delle malattie. In medicina, quindi, nella sperimentazione farmacologica e nella ricerca scientifica, il tema delle “differenze di genere” è storia recentissima. Gli uomini e le donne, infatti, pur essendo soggetti alle medesime patologie, presentano sintomi, progressione di malattie e risposta ai trattamenti molto diversi tra loro. Da qui la necessità di porre particolare attenzione allo studio del genere inserendo questa “nuova” dimensione della medicina in tutte le aree mediche. In quest’ottica, quindi, lo studio sulla salute della donna non è più circoscritto alle patologie esclusivamente femminili che colpiscono mammella, utero e ovaie, ma rientra nell’ambito della medicina genere-specifica che, parallelamente al fattore età, tiene conto del fatto che il bambino non è un piccolo adulto, che la donna non è una copia dell’uomo e che l’anziano ha caratteristiche mediche ancora più peculiari.
Vi è una sensibilizzazione, da parte delle istituzioni sanitarie finalizzata a promuovere adeguati livelli di formazione e di aggiornamento del personale medico e sanitario sulla Medicina di Genere anche attraverso corsi di educazione continua in medicina (ECM); questo progetto si inserisce in questa prospettiva e vuole offrire al farmacista elementi di approfondimento e strumenti adeguati per affrontare sia a livello tecnico, sia a livello comunicativo questa tematica nell’ottica di un servizio al cittadino professionalmente aggiornato.