Il triangolo lariano in diabetologia: specialisti e territorio a confronto

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Malgrate

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ID ECM: 331-447410

Dal 29/05/2025

al 29/05/2025

Crediti ECM 6

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Razionale generale

Entro il 2045 si stima che il numero delle persone affette da diabete mellito tipo 2 (DM2) a livello globale arrivi a 700 milioni. La malattia renale cronica (MRC) rappresenta parimenti una problematica epidemiologica significativa, colpendo circa il 10% della popolazione mondiale. Il DM2 è peraltro una delle principali cause di MRC, con una prevalenza di nefropatia diabetica nel 30-40% dei pazienti con DM2. Infine, la prevalenza dello scompenso cardiaco è in costante aumento in pazienti con e senza DM2, con il suo fenotipo a frazione di eiezione preservata (HFpEF) stimato ormai costituire circa la metà dei casi totali di scompenso. La relazione epidemiologica fra scompenso cardiaco e DM2 (nota fin dal Framingham Hearth Study), come pure fra scompenso cardiaco e MRC (CRIC Study), riconosce una interconnessione fisiopatologica complessa fra queste patologie. La natura eziopatogenica di questa sindrome, non solo nel suo fenotipo clinicamente manifesto ma anche nelle condizioni che sottendono la lunga fase preclinica (HFpEF, iperfiltrazione glomerulare...), sottolinea la necessità di un approccio clinico innovativo, trattando non solo le singole patologie ma intervenendo sui meccanismi di feedback negativo fra metabolismo, cuore e rene. Gli inibitori del cotrasportatore del sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2i) hanno dimostrato di abbattere il rischio cardiovascolare, migliorando gli esiti renali, in pazienti con e senza DM2. Le evidenze derivanti da RCT e studi di RWE suggeriscono ormai un concetto di utilizzo “olistico” di questi farmaci, dalla prevenzione cardiovascolare primaria a quella terziaria.