GOOD JOB! GLP-1 RAS – SGLT2: ASSOCIARE PER INNOVARE
COMUNE
ROMA
CONDIVIDI
ID ECM: 331-339801
Dal 18/02/2022
al 18/02/2022
Crediti ECM 4
Ore totali 4
Posti 36
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Contatta l'help desk al numero +39 0382 1752851 oppure invia una email a info@fenix-srl.itRazionale generale
Il diabete mellito di tipo 2 (DMT2) è una patologia ad eziopatogenesi multifattoriale; si caratterizza per l’elevata morbidità e mortalità cardiovascolare nonché per l’insorgenza precoce, nel decorso clinico della patologia, di alterazioni funzionali e strutturali di organi chiave per l’omeostasi cardiovascolare. In particolare si evidenziano per precocità d’insorgenza le alterazioni vascolari del microcircolo, specie coronarico, e la compromissione della funzione renale. Pertanto, è importante implementare strategie di intervento mirate alla prevenzione del diabete, ma è altrettanto importante adoperarsi per una efficace prevenzione primaria e secondaria delle complicanze cardio-renali nelle persone in cui il diabete è già stato diagnosticato. Negli ultimi anni la cura di questa malattia si è arricchita non solo di nuove molecole ma anche di nuove classi farmacologiche. Gli agonisti recettoriali del GLP-1 (GLP1-RA) e gli inibitori del SGLT-2 (SGLT2-i) si sono mostrati efficaci nel ridurre la glicemia e il peso e nel migliorare diversi fattori di rischio attraverso meccanismi d’azione differenti. Grazie ai risultati dei trial DECLARE e REWIND che hanno evidenziato, con un elevato grado delle evidenze per le due classi di farmaci SGLT2-i e GLP1-RA, l’efficacia nel determinare una riduzione di eventi macrovascolari e microvascolari, le linee guida internazionali hanno subito sostanziali modifiche. Il consensus report ADA–EASD 2018 raccomanda queste classi di farmaci come prima scelta preferenziale in aggiunta a metformina in vari setting di pazienti, in modo particolare nei soggetti con una documentata malattia cardiovascolare di tipo aterosclerotico (GLP1-RA) o con prevalente scompenso cardiaco o insufficienza renale cronica (SGLT2-i). In particolare i dati dello studio AWARD-10 hanno dimostrato che l’associazione di dulaglutide con gli inibitori SGLT-2 migliora il controllo metabolico già dopo sei mesi; inoltre dulaglutide consente una diminuzione significativa del peso corporeo ed un effetto di riduzione del rischio di eventi cardiovascolari anche in pazienti senza malattia cardiovascolare accertata.RESPONSABILI SCIENTIFICI E RELATORI
Angelo AVOGARO
Unità Operativa di Malattie del Metabolismo
Università degli Studi di Padova
Franco TUCCINARDI
Unità di Endocrinologia e Diabetologia
“Casa del Sole” Formia
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Il corso è riservato a un numero ristretto di partecipanti. Saranno accettate le prime iscrizioni pervenute.
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