SCIENTIFIC TALK La diabetologia in cambiamento: dalle evidenze scientifiche ai percorsi di cura della persona con obesità
Scientific board
Candido Riccardo e Di Cianni Graziano
Destinato a
MEDICO CHIRURGO, INFERMIERE, FARMACISTA, BIOLOGO, PODOLOGO
nelle discipline: MEDICO CHIRURGO: Tutte le discipline, INFERMIERE, FARMACISTA, BIOLOGO, PODOLOGO
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Con la sponsorizzazione non condizionante di
Razionale generale
Negli ultimi anni, la gestione del diabete e dell’obesità ha subito una trasformazione profonda grazie alle nuove evidenze scientifiche e ai progressi farmacologici. L’obesità, riconosciuta come un determinante prognostico autonomo e modificabile, rappresenta il principale fattore di rischio per il diabete di tipo 2 e una condizione centrale nella gestione delle complicanze cardio-reno-metaboliche. La stretta interconnessione tra obesità, infiammazione cronica e disfunzione metabolica richiede un approccio terapeutico integrato e personalizzato.L’introduzione di farmaci innovativi, come gli agonisti recettoriali del GLP-1 e i doppi agonisti GIP-GLP-1, ha rivoluzionato il trattamento di queste condizioni. Questi farmaci non solo migliorano il controllo glicemico, ma inducono una perdita di peso clinicamente significativa e offrono benefici cardiovascolari e renali, ridefinendo gli obiettivi terapeutici. In questo contesto, emerge l’importanza di percorsi assistenziali condivisi che mettano al centro la persona con obesità e diabete, superando un approccio puramente glicocentrico.
Questo format AMD, realizzato con il supporto non condizionante di Novo Nordisk, mira a esplorare come le nuove evidenze scientifiche possano essere tradotte in pratica clinica per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Attraverso interventi mirati, si discuteranno:
- La fisiopatologia centrale dell’obesità e le sue interazioni con il metabolismo glucidico.
- Le evidenze cardiometaboliche dei farmaci per il trattamento dell’obesità.
L’obiettivo è promuovere un dialogo interdisciplinare, sensibilizzare sull’importanza dell’appropriatezza prescrittiva e stimolare l’adozione di modelli di cura integrati ed equi.